
Lo spettacolo, ‘Tango. Historias de Astor’, torna a Roma, al Teatro ‘Olimpico’. Protagonisti dell’omaggio all’argentino Piazzolla uno dei più importanti interpreti al mondo, Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero. Sul palco altre quattro coppie, i cantanti, l’orchestra e, poi, i filmati e la voce narrante, di un ‘angelo’
“Ho conosciuto Piazzolla nel 1989 a Parigi, dove ero in scena con uno spettacolo e tramite un comune amico, José Pons, avevo saputo di aver mostrato interesse e ricevuto considerazioni positive”, ha rivelato Miguel Angel Zotto, che, nella Sala Affreschi dell’Accademia Filarmonica Romana, ha alzato il velo sullo spettacolo di ‘parole, musica e tango’, in cartellone al Teatro ‘Olimpico’ da 31 ottobre al 3 novembre. Ritenuto uno dei migliori interpreti di tutti i tempi il sessantaseienne argentino dell’area di Buenos Aires ritorna a Roma con la nuova versione di ‘Tango. Historias de Astor’ presentata lo scorso Bologna.
‘La mia famiglia era pugliese, di Trani’, sono le prime parole di Astor Pantaléon Piazzola, autentiche e registrate e utilizzate per aprire le serate, che omaggiano ed esaltano l’attività e il percorso musicale di chi “ha smosso rivoluzionando il tango e che è stato completamente apprezzato solo dopo la scomparsa”, che risate al 4 luglio del 1992 a Buenos Aires. Piazzola, nato a Mar del Plata l’11 marzo del 1921, è stato un compositore, un arrangiatore e un musicista soprattutto di bandoneòn, uno strumento di origine europea simile alla fisarmonica. È stato “un avanguardista, un innovatore”, secondo Zotto. Dopo aver incontrato Piazzolla ha ricevuto l’incarico di allestire le coreografie di ‘Maria de Buenos Aires’ in programma a Broadway, opera-tango su libretto di Horacio Ferrer, che, in uno scritto gelosamente custodito, indicava il musicista di Mar del Plata come “il più grande rivoluzionario dell’epoca attuale della storia del tango”.
Alla presentazione, a cui hanno partecipato i direttori artistici dell’Accademia Filarmonica Romana e del Teatro ‘Olimpico’ Domenico Turi e Lucia Bocca Fontefoschi, Miguel Angel Zotto ha affermato che lo spettacolo, “oltre alla vita di Astor Piazzolla, offrirà la storia di un genere musicale e di un ballo, praticamente l’unicità artistica di riferimento della stessa Argentina”. Il filo narrativo dell’originale spettacolo è caratterizzato da un ‘angelo’, quello del tango, che ricostruisce non solo la produzione di Astor Piazzolla, ma anche i tempi dell’infanzia e il periodo della crescita e l’evoluzione musicale e artistica. Le serate saranno caratterizzate anche da immagini d’epoca con lo stesso Piazzolla.
Sul palcoscenico, oltre alle evoluzioni della coppia Miguel Angel Zotto-Daiana Guspero, che, fra l’altro, sono coinvolti a Milano nella Tango Academy e interessati e impegnati anche in Veneto e, prossimamente, forse, anche nella capitale, saranno presenti quattro coppie, Pablo Garcia e Roberta Beccarini, Leandro Oliver e Johana Copes, Cristian Luna e Ludovica Antonietti e Mauro Rodriguez e Suria Lopez Echeverria. Lo spettacolo sarà arricchito anche dai cantanti Laura Offen e Carlos Habiague e dalle note dell’orchestra Tango Sonos con Antonio e Nicola Ippolito, rispettivamente al bandoneòn e al pianoforte, Alessio Menegolli al contrabasso e Simone Rossetti Bazzaro al violino.
La regia, la coreografa, le luci e la direzione artistica sono griffate da Miguel Angel Zotto e i costumi anche con Daiana Guspero, ballerina e insegnante di tango di spessore e caratura internazionale. Gli appuntamenti al Teatro ‘Olimpico’ sono prodotti da Tango Star, da Zotto Tango Academy e dall’international Trani Tango. Il sipario sarà alzato alle ore 20 e 30, il 2 novembre anche alle 16 e 30 e domenica 3 novembre solo alle 17 e 30.
Il prossimo anno Miguel Angel Zotto festeggerà i quarant’anni di attività professionistica probabilmente con alcuni special straordinari e un docufilm e, come Daiana Guspero, ha sottolineato la bontà del ballo per migliorare o anche solo sollevare i disagi sanitari. “Una terapia, che è stata utile a una donna affetta dal morbo di Parkinson e come antistress, ma anche per prevenire eventuali scompensi cardiovascolari”. Dopotutto il ballo, oltre che forma e figura artistica, è un modo per sollecitare i movimenti e l’attività fisica, praticamente al pari di quella sportiva.
Miguel Angel Zotto, fra l’altro, ha svelato una curiosità maturata nel corso di un incontro con Ennio Morricone, invitato a comporre un tema musicale che poi avrebbe coreografato e ballato. Il Premio Oscar, però, avrebbe declinato, in quanto già aveva pensato e prodotto per il tango Astor Pantaléon Piazzola.