
La quarantunenne africana dello Zimbabwe Kirsty Coventry è stata eletta presidente del Comitato Olimpico Internazionale. La storica svolta alla prima votazione. È stata plurimedagliata nel nuoto ai Giochi di Atene e di Pechino e anche nel Mondiale. Sostituisce Thomas Bach
È una ex atleta delle piscine di tutto il mondo in grado di conquistare medaglie, titoli e trofei nelle massime competizioni internazionali, fra cui sette ai Giochi Olimpici, oro ad Atene nel 2004 e a Pechino nel 2008 nei 200 metri dorso e ben diciannove nei vari appuntamenti del Mondiale, compreso quello in vasca corta e anche nelle altre distanze dimezzate o raddoppiate e nella specialità dei ‘misti’. Kirsty Coventry, originaria dello Zimbabwe dove è anche componente del Governo dal 2019, è la prima donna africana candidata e, poi, eletta alla guida del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale. Kirsty Coventry, iscritta all’anagrafe di Harare dal 16 settembre del 1963, era componente del CIO dal 2013.
Kirsty Coventry è il decimo presidente del ciclopico movimento sportivo planetario, che, fra l’altro, conta e vanta maggiori adesioni di paesi anche rispetto a quelle delle Nazioni Unite. Nell’immortale elenco l’ex campionessa di nuoto segue il greco Dimitrios Vikelas, il francese Pierre de Coubertin, il belga Henri de Ballet-Latour, lo svedese Sigfrid Edstrom, l’americano Avery Brundage, l’irlandese Michael Morris Killanin, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch, l’altro belga Jacques Rogge e il tedesco Thomas Bach, che ha creato la scia per la clamorosa e ‘rivoluzionaria’ decisione negli oltre 130 anni di vicende del CIO.
109 erano gli aventi diritto al voto convocati in Grecia, nel resort ecochic di Costa Navarrino, nel Peloponneso, per la 144^ sessione. I pretendenti alla poltrona del circus sportivo mondiale erano sei, oltre alla vincitrice: il principe giordano Faisal Al-Hussein, l’inglese Sebastian Coe, lo svedese Johan Eliash, il francese David Lappartient, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch junior e il giapponese Morinari Watanabe. Kirsty Coventry ha sbaragliato la concorrenza al primo tentativo raggiungendo il limite previsto, intorno alla cinquantina. Il responso è stato offerto da 43 componenti europei, 21 africani e altrettanti asiatici, 19 americani e 7 dell’Oceania. L’immediata risoluzione per individuare il successore a Losanna del tedesco Thomas Bach, che era in carica dal 2013, ha evitato i rischi di un generale e ‘pericoloso’ rimescolamento come avevano ipotizzato gli osservatori all’interno e al di fuori del CIO.
La ‘Eva’ del Comitato Olimpico Internazionale sarà ufficialmente operativa dal prossimo giugno per affrontare, nel breve ed ampio periodo, importanti e delicate questioni, quali, fra l’altro, l’utilizzo di sostanze dopanti o, comunque, illecite; il rientro nelle competizioni internazionali ufficiali degli atleti e delle squadre russe e bielorusse e l’indipendenza sportiva dall’eventuale influenza e ingerenza della politica, in generale e dei governi, in particolare.
(Foto tratte da: https://www.olympics.com/ioc)