
Annuale incontro all’Auditorium-‘Parco della Musica’ di Roma dell’OICE, l’Organizzazione di Ingegneria, di architettura e di Consulenza tecnico-Economica, per ‘Progettare insieme un futuro sostenibile’
‘Progettare insieme un futuro sostenibile’ è stato il leit motiv che ha caratterizzato l’annuale Assemblea dell’OICE, l’Organizzazione di Ingegneria, di architettura, di Consulenza tecnico-Economica, promossa all’Auditorium-‘Parco della Musica’ dedicato al Premio Oscar Ennio Morricone. Nel corso dell’appuntamento romano è stato sottolineato il particolare periodo di importanti e numerose progettazioni per gli interventi sostenuti soprattutto dalle risorse del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il presidente dell’OICE Giorgio Lupoi, nell’intervento in apertura dell’incontro, ha ricordato le molteplici opere ingegneristiche e architettoniche pianificate dai professionisti del nostro Paese e che, anche a distanza di anni, sono ancora ben visibili e utilizzate, in particolare alcune infrastrutture come gli acquedotti degli antichi romani, le autostrade, i ponti, i viadotti, le gallerie e le strutture per l’impiantistica industriale. “Una competenza da preservare e valorizzare, in quanto è un altro aspetto del cosiddetto ‘Made in Italy'”. Alcune realizzazioni “hanno arricchito e abbellito anche il paesaggio completando e sostenendo le opportunità sociali, economiche e commerciali”. Nel contesto, nonostante le potenzialità, non mancano le criticità per il settore, dovute soprattutto “a un abbassamento della visione del sistema-Paese, alla frammentazione delle competenze che rallentano gli iter per progettare e realizzare, a una generale organizzazione in alcune occasioni insoddisfacente e alle retribuzioni, che sono inferiori alla media europea”. E questi aspetti, soprattutto quello economico, spingono i giovani formati e preparati negli istituti scolastici e nelle facoltà della nostra penisola a cercare soluzioni ed esperienze all’estero “offrendo le capacità e quella creatività” tipica degli italiani e riconosciuta in tutto il pianeta.
Gli intervenuti, in particolare i docenti Rita Cucchiara dell’Università di Modena, Guido Saracco del Politecnico di Torino e Guendalina Salimei del’La Sapienza’ di Roma, hanno rilevato che le nuove tecnologie non devono sostituire “le competenze specialistiche, ma essere di sostegno e anche di integrazione nelle varie fasi delle procedure”. La cosiddetta ‘ingegneria 5.0’ deve considerare anche l’attuale realtà ed essere sostenibile e sensibile nei confronti dell’ambiente.
Dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata confermata la disponibilità di fornire gli strumenti necessari anche per sbloccare gli investimenti e i fascicoli incagliati nelle altre amministrazioni pubbliche attraverso i quattro dipartimenti competenti. Uno, fra l’altro, è impegnato a tutelare i brevetti e i diritti della ‘proprietà intellettuale’.
Luca Bernardini di ANAS, Massimo Bollati dell’Agenzia del Demanio e Lucio Menta di RFI, Rete Ferroviaria Italiana, hanno rivelato gli investimenti previsti nei vari comparti, rispettivamente, per migliorare e realizzare i collegamenti stradali, per salvaguardare e riqualificare il patrimonio pubblico immobiliare e per ammodernare e aumentare i chilometri delle linee ferrate. A questo proposito hanno invitato la categoria dei progettisti, ingegneri e architetti, di fare il possibile per rispettare le scadenze, anche se “gli studi tecnici, in questo periodo, sono notevolmente impegnati”.
Francesca Federzoni, vicepresidente di OICE, ha ammesso che “alcune volte i tempi per la consegna sono estremamente ristretti” e che “un progetto non realizzato, in definitiva, è un progetto inutile” e vanifica il lavoro comunque svolto. Ha anche rilevato il varo del ‘Codice degli Appalti’, “il sovraccarico periodico degli impegni che non possono essere comprimibili” e proposto di sollecitare “l’insegnamento dell’architettura nelle scuole attraverso un’intesa con il dicastero di viale Trastevere e il coinvolgimento del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara”. In alcuni casi i ritrovamenti storico-archeologici, nel corso dei lavori, rallentano la completa esecuzione anche per l’inevitabile intervento degli esperti delle sopri e sovrintendenze.
“Nel mondo è apprezzata e rispettata l’attività degli ingegneri e degli architetti italiani”, ha affermato Fabrizio Di Amato, presidente e fondatore di Maire Tecnimont, che ha rilanciato l’opportunità di “riscoprire gli istituti tecnici, soprattutto per geometri”. Sulla transizione energetica ha sostenuto come sia “una importante occasione” vista l’estensione “delle possibilità offerte dalla decarbonizzazione”.
All’Assemblea dell’Auditorium-‘Parco della Musica’ ha offerto il contributo anche Alberto Tripi, delegato della Confindustria per l”Intelligenza Artificiale’, che ha preferito come etichetta, ‘intelligenza assistita’. E, con sano romanticismo, ha mostrato alla platea il regolo, l’ormai tramontato strumento che era utile ai progettisti per i calcoli anche attraverso sistemi logaritmici. Altri periodi, quando quello era la massima espressione di supporto, che, forse, ai più giovani è sconosciuto e completamente inutilizzato.